ROD STEWART A 80 ANNI NON PARLA DI PENSIONAMENTO

Rod Stewart raggiunge gli 80 anni con la stessa energia dei tempi d'oro del rock e avverte: il pensionamento non è ancora nei piani. In una nuova intervista alla rivista People, il cantante britannico afferma di essere ancora appassionato del palco e che il tour d'addio "One Last Time" è ancora lontano dall'essere il punto finale della sua carriera. "Mi piace ancora ciò che faccio. Amo questo... ma tutto ha una fine", ha dichiarato, tra le risate.

Secondo lui, il tour è più una celebrazione che un addio — un modo per rivisitare decenni di successi e ringraziare il pubblico. Stewart ha scherzato dicendo che non c'è più nulla nella sua "bucket list", quella lista di desideri che le persone fanno prima di andare in pensione. "Ho già fatto di tutto", ha affermato, con il tono divertente e provocatorio che lo ha reso famoso.

Energia in abbondanza e piani in movimento

Anche dopo otto decenni di vita e sei decenni di carriera, Stewart continua a muoversi. Oltre alla serie di concerti in Nord America, ha già confermato nuove date del tour in Sud America ed Europa, tra cui tappe a Bogotà, Montevideo, Santiago e Buenos Aires. "Finché mi diverto a cantare e ho la salute per salire sul palco, continuerò", ha detto.

Il cantante ha anche rivelato di non essere interessato agli eventi su larga scala come il Super Bowl o la Coppa del Mondo, preferendo il contatto diretto con i fan nei concerti e nei festival. Dopotutto, ha vissuto esperienze storiche, come le esibizioni al leggendario Glastonbury Festival, e assicura che il vero carburante è nell'interazione con il pubblico.

Las Vegas e il ritorno al palco fisso

Recentemente, Stewart ha concluso un'altra stagione di spettacoli al The Colosseum, al Caesars Palace di Las Vegas. Ma per la gioia dei fan, ha già confermato il ritorno al palco fisso della città a maggio 2026, con la serie di spettacoli "The Encore Shows".

Tra una stagione e l'altra, l'artista mantiene una routine che mescola esercizi fisici, sport e hobby — tra cui il famoso modellismo ferroviario, una delle sue passioni fin dalla giovinezza. Questo equilibrio, secondo lui, è il segreto per rimanere creativo e pronto a continuare i tour. "La musica è la mia terapia. Finché posso, voglio continuare a farlo", ha detto a People.

Glastonbury e il potere di un repertorio senza tempo

Lo show di Rod Stewart al Glastonbury 2025 è stata una delle prove più recenti che la sua voce e il suo carisma sono rimasti intatti. Nell'ormai tradizionale "legends slot" del festival britannico, ha eseguito successi e ha chiuso il set con una folla che cantava "Sailing" in coro. Il pubblico, di diverse generazioni, ha reagito come se ogni canzone facesse parte della propria vita — e, in un certo senso, lo fa.

Non è un caso. Stewart è uno dei rari artisti che ha attraversato cinque decenni senza perdere rilevanza, adattandosi alle trasformazioni della musica e mantenendo intatta la sua identità.

Una carriera costruita in cinque decenni

Dagli anni '70, Rod Stewart è una delle voci più riconoscibili della musica pop e rock.

Il successo mondiale è arrivato con Every Picture Tells a Story (1971) che ha portato il classico "Maggie May",

seguito da Atlantic Crossing (1975) con l'indimenticabile "Sailing".

Poi sono arrivati album che hanno segnato un'epoca, come A Night on the Town (1976) con "Tonight's the Night (Gonna Be Alright)"

e Blondes Have More Fun (1978) che ha portato l'energica "Da Ya Think I'm Sexy?" in cima alle classifiche.

Guarda qui sotto.

Negli anni '80, Stewart ha consolidato il suo dominio nel pop con brani come "Young Turks".

e "Baby Jane",

mentre negli anni '90 ha brillato con l'acustico Unplugged... and Seated e la toccante reinterpretazione di "Have I Told You Lately".

Più di recente, ha dimostrato che il tempo migliora solo la sua versatilità. L'album You're in My Heart (2019), registrato con la Royal Philharmonic Orchestra, e il progetto Swing Fever (2024), in collaborazione con Jools Holland, lo hanno riportato in cima alle classifiche britanniche.

Il lascito di un'icona

Con oltre 250 milioni di dischi venduti, Rod Stewart rimane uno dei nomi più influenti della musica contemporanea. Dalla ribellione degli anni '70 al raffinamento attuale, la sua carriera mostra che la longevità artistica è anche una forma di reinvenzione.

In mezzo a nuovi tour, registrazioni e piani per Las Vegas, il cantante rimane fedele a una regola semplice: "Cantare mi rende felice — e finché sarà così, continuerò."

Rod Stewart dimostra che non è necessario dire addio per essere eterno. E forse è questo il vero segreto di chi non ha mai smesso di amare il palco.