THE EDGE CELEBRA CITTADINANZA IRLANDESE
DURANTE LA CERIMONIA, IL CHITARRISTA DEGLI U2 HA SOTTOLINEATO LE SUE RADICI E HA TENUTO UN DISCORSO DI TONO POLITICO
João Carlos
30/06/2025
Aggiornato e 6/30/2025 4:10:30 PM
Dopo essere stato onorato con il prestigioso premio Fellowship della Ivors Academy, il chitarrista The Edge degli U2 ha celebrato un traguardo personale: è diventato ufficialmente cittadino irlandese, dopo aver vissuto per più di sei decenni nel paese. L'annuncio è arrivato subito dopo la cerimonia degli Ivors 2025, tenutasi il 23 maggio al Grosvenor House di Londra.
Un musicista inglese cresciuto irlandese

Nato a Barking, quartiere dell'est di Londra, David Howell Evans — il vero nome di The Edge — si trasferì con la famiglia in Irlanda ancora bambino, quando i suoi genitori cercarono una vita più tranquilla nella periferia di Malahide, a nord di Dublino. Fu lì che incontrò Bono, Larry Mullen Jr. e Adam Clayton, con i quali fondò gli U2 nel 1976.
Pur essendo nato su suolo britannico, The Edge si è sempre identificato profondamente con la cultura irlandese, sia nella sua musica che nel suo atteggiamento pubblico. In interviste, il chitarrista ha affermato che è stata in Irlanda che ha formato il suo carattere e la sua visione del mondo.
Discorso con tono politico e difesa dell'arte

La cerimonia di naturalizzazione di The Edge si è svolta il 23 giugno presso l'INEC Arena a Killarney, nella Contea di Kerry, dove è stato uno dei circa 7.500 nuovi cittadini.
Nel corso dell'evento, The Edge ha tenuto un discorso elegante, con un sottile tono politico, riflettendo sull'importanza della musica in tempi di polarizzazione. Ringraziando per il riconoscimento, ha dichiarato:
“In Irlanda ho imparato che l'arte può essere un gesto di resistenza, di unione e di umanità. Diventare cittadino di questo paese ora, a questo punto della mia vita, è più che simbolico: è un atto di appartenenza.”
Senza menzionare direttamente la Brexit o le tensioni tra Irlanda e Regno Unito, il musicista ha fatto riferimento all'importanza di frontiere culturali aperte e ha sottolineato che la musica dovrebbe essere un ponte tra i popoli, non un muro tra le nazioni.
Uno stile inconfondibile che ha plasmato il suono degli U2

Riconosciuto come uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, The Edge ha sviluppato uno stile minimalista, atmosferico e altamente tecnico. Il suo uso creativo di effetti come delay, riverbero e modulazioni ha definito il suono degli U2 — specialmente in classici come “Where the Streets Have No Name”, “With or Without You” e “Sunday Bloody Sunday”.
Questo approccio unico è stato esplorato nel documentario “A Todo Volume” (It Might Get Loud, 2008), in cui The Edge condivide lo schermo con Jimmy Page (Led Zeppelin) e Jack White (The White Stripes). Nel film, dimostra come la tecnologia e l'esperimento sonoro siano diventati strumenti essenziali della sua espressione artistica, in contrasto con gli stili più grezzi e intuitivi dei suoi colleghi.
La sua partecipazione è stata elogiata dalla critica come una lezione sulla texture sonora, la precisione e la creatività alla chitarra, confermando la sua influenza su varie generazioni di musicisti.
Guarda di seguito il trailer ufficiale del documentario It Might Get Loud e immergiti nell'universo creativo di tre leggende della chitarra.