Zucchero

Genere italian, rock, blues, pop, soft rock

Zucchero, nome d’arte di Adelmo Fornaciari, (Roncocesi, 25 settembre 1955) è un cantautore e musicista italiano.

Nella sua carriera ha venduto 50 milioni di dischi ed è uno tra gli artisti italiani che ha venduto il maggior numero di dischi. Il suo album Oro incenso & birra è il piú venduto nella storia della musica leggera italiana. Con l’esibizione Live at the Kremlin è il primo artista occidentale ad esibirsi al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino. Nel 1996 è il primo artista italiano che appare sulla The faber companion to 20th century popular music, la piú autorevole enciclopedia della musica moderna del ventesimo secolo. Nella sua trentennale carriera ha collaborato con artisti internazionali del calibro di: Joe Cocker, Ray Charles, Sting, Bono Vox, Brian May, Eric Clapton, Tom Jones, Bryan Adams, Peter Gabriel, Solomon Burke, Mousse T, Sergio Mendes, Mark Knopfler, John Lee Hooker, Miles Davis, B.B. King, Stevie Ray Vaughan ed Iggy Pop. Per quanto riguarda gli artisti italiani può vantare le collaborazioni con: Andrea Bocelli, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Elisa, Ivano Fossati, Mina, Jovanotti, Giorgia, Mogol, Ennio Morricone, Gino Paoli, Mia Martini, Dodi Battaglia, Maurizio Vandelli, Fio Zanotti, Vasco Rossi, Fiordaliso, Loretta Goggi, Pino Daniele, Enrico Ruggeri, Ligabue, Fiorella Mannoia, Mimmo Cavallo, Al Bano, Michele Pecora, Luciano Pavarotti.

Il suo nome d’arte deriva dal soprannome utilizzato dalla sua maestra delle elementari.

È nota la sua passione per i cappelli. Difatti ne indossa sempre uno diverso nei suoi spettacoli (dichiarando di averne 350). In Inghilterra, ad un programma televisivo, lo soprannominano “the italian mad hatman” (il cappellaio matto italiano), soprannome col quale spesso verrà presentato nel mondo. Ma non è l’unico, infatti in Italia viene anche soprannominato “il maestro”, soprannome col quale è stato presentato in alcune apparizioni televisive da Paolo Bonolis, Fabio Fazio e Lorella Cuccarini.

La sua prima grande passione è il calcio. Viene notato e tesserato ancora giovanissimo dalla società della Reggiana per giocare come portiere nella squadra dei pulcini.

Nel 1968 la sua famiglia si trasferí da Roncocesi, frazione di Reggio Emilia, a Forte dei Marmi; qui frequentò per tre anni le scuole medie inferiori. Tre anni piú tardi, nel 1971, la famiglia si trasferí nuovamente, questa volta ad Avenza, un quartiere di Carrara. Là frequentò per cinque anni l’I.T.I.S. Galileo Galilei.

Diplomato come perito elettronico, decise, vista la sua grande passione per gli animali, di iscriversi all'Università nella facoltà di veterinaria; dopo aver superato 39 esami (su 51) decide di lasciare tutto per seguire la sua vera passione: la musica. Ad insegnargli i primi rudimenti con la chitarra è uno statunitense, suo compagno di università. Durante la lunga gavetta ha svolto vari lavori tra i quali il tornitore, il salumiere ed il fornaio.

Zucchero inizia giovanissimo a lavorare come autore e produttore nel mondo della musica leggera; la sua prima collaborazione importante è con Michele Pecora, insieme al quale realizza il brano di grande successo Te ne vai.

Nel 1982 esordisce al Festival di Sanremo nella categoria dei giovani, presentando la canzone «Una notte che vola via», con la quale giunge in finale; sempre nella sezione “giovani”, parteciperà al Festival dei Fiori nel 1983, col brano «Nuvola», anch'esso ammesso alla fase finale, partecipando anche come autore della seconda classificata «Volevo dirti», cantata da Donatella Milani.

Dopo un periodo di pausa nel 1985 imprime una svolta al proprio stile, orientandosi verso sonorità piú internazionali e realizzando un album insieme alla Randy Jackson Band dal quale, anche per la partecipazione al Festival di Sanremo, trarrà il fortunato singolo «Donne»; la canzone sarà un grande successo nonostante venga attaccata dalla critica.

Nel 1986, dopo aver partecipato per la quarta volta al Festival di Sanremo col brano «Canzone triste», pubblica l’album Rispetto, pregno di atmosfere e sonorità Rythm and Blues.

Risale a quest’epoca la collaborazione con Gino Paoli con cui comporrà il brano «Come il sole all'improvviso» e che contribuirà ad alcuni dei brani dell’album Blue’s (ad esempio il testo di «Con le mani»). Il proficuo rapporto con Gino Paoli si incrinerà negli anni successivi a causa, secondo quest’ultimo, dello spostamento dela produzione del cantante emiliano verso una musicalità poco genuina. Blue’s spopolerà nelle classifiche di vendita occupando a lungo la prima posizione della classifica. Nell’album alcuni dei suoi brani piú noti: «Con le mani», «Senza una donna» (che reinterpreterà in inglese in coppia con Paul Young), «Dune mosse» e la trasgressiva «Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'Azione Cattolica», irriverente nei confronti dell’eponima associazione.

Il successo verrà confermato nel 1989 con l’album Oro incenso & birra, che diviene l’album piú venduto della storia italiana: già prima di uscire aveva quasi 1.000.000 di prenotazioni. Tra i brani inclusi vi sono «Diavolo in me» e la delicata «Diamante», su testo di Francesco De Gregori, dedicata alla nonna del cantante.

Da allora, oltre a continuare a pubblicare album di grande successo, intraprenderà una frenetica opera di collaborazione con artisti di calibro internazionale tra i quali Paul Young, Joe Cocker, Luciano Pavarotti (col quale interpreterà in duetto il brano «Miserere», incluso nell’omonimo album), Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan.

Nel 1992, unico italiano invitato, partecipa al Freddie Mercury Tribute Concert, interpretando la canzone «Las palabras de amor» in memoria dell’indimenticato cantante dei Queen: da quel momento inizia la collaborazione musicale e l’amicizia in particolare col chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor.

Fra i suoi grandi successi si ricordano inoltre «X colpa di chi?» (inclusa nell’album Spirito DiVino), «Così celeste» (insieme a Cheb Mami) ed «Il grande baboomba» con cui ha vinto il Festivalbar 2004.

L’album Zu & Co. del 2004 dove il cantautore duetta con alcuni grandi della musica, debutta al numero 85 della Top 200 di Billboard. Il disco, uscito negli Stati Uniti d’America su etichetta Concorde Records, ha raggiunto le 200.000 copie vendute, grazie anche alla distribuzione nei locali della catena Starbucks. Del suo successo negli Stati Uniti hanno parlato anche il Wall Street Journal Europe ed il Los Angeles Times.

Nel 2001 pubblica Shake trainato dal singolo «Baila (sexy thing)». Nel settembre 2006 viene pubblicato in tutto il mondo l’album Fly. L’album costituisce un cambiamento rispetto ai dischi precedenti, con uno stile piú pop, molte ballate e collaborazioni d’autore con artisti come Ivano Fossati e Jovanotti. Seguono Chocabeck nel 2010 e La sesión cubana nel 2012.


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