Toploader

Genere pop, britpop, rock, british, indie

I Toploader nascono nel 1997 a Eastbourne, una tranquilla cittadina della costa inglese. Il nome del gruppo deriva da un particolare modo di rollare le sigarette. La formazione iniziale vede Joseph Washbourn alle tastiere e alla voce, Rob Green alla batteria, Dan Hipgrave alla chitarra e Matt Knight al basso: successivamente, la line up viene completata dal chitarrista Julian Deane e così cominciano a farsi notare suonando in giro in città.
"Finimmo per frequentare lo stesso pub e a suonare in un garage. E' tutto nato in un garage." dice il batterista Rob Green.
Dopo aver ascoltato un loro concerto Paul Weller, ex dei Jam, li vuole come gruppo di supporto per il suo tour del 1999.
Nel febbraio del 2000 esce il singolo "Achilles heel", arrivato al numero 8. Cominciano a crearsi un seguito fedele di pubblico e partecipano ad un concerto benefico per il Kosovo con Travis e Stereophonics, ai festival di Glastonbury e raggiungono la top 40 con il singolo seguente "Let The People Know".
Un altro grande estimatore della band, il produttore americano George Drakoulias, ha prodotto l'inno festaiolo "Dancing In The Moonlight". E' stato nei top 20 per un mese. Dopo questo successo viene pubblicato l'album d'esordio: "Onka's Big Moka" per la Sony, che arriva al quinto posto delle chart inglesi, diventando disco d'oro in due settimane. Lo strano titolo è stato pensato da Julian, dopo avere visto un film sulla Papua-Nuova Guinea in cui i capi tribù davano i loro possedimenti ai rivali per guadagnarsi rispetto e potere. Prodotto dal collaboratore dei Manic Street Preachers, David Eringa, l'album è un miscuglio di ballate possenti e energico rock venato di blues. Grande successo hanno anche avuto come supporter al tour europeo dei Bon Jovi. Sono stati tra l'altro l'ultima band inglese a suonare allo stadio di Wembley prima che venisse chiuso. Il nuovo singolo, uscito a marzo 2001, è "Just Hold On".
I Toploader hanno progetti e ambizioni: non rappresentano certo il sound nato in una cittadina, ma quello di un gruppo talentuoso che ha spiccato il volo. Nei primi mesi del 2002 la band inglese è volata in California per chiudersi in studio e preparare il nuovo album.
Il disco vede la luce alla fine dell'estate con il titolo "Magic Hotel", anticipato dal singolo "Time Of My Life". Tra i produttori compaiono George Drakoulias (Black Crowes) e Dave Eringa (Manic Street Preachers). L'album non ottiene il successo sperato e la casa discografica della band interrompe il rapporto lavorativo. Alcuni mesi dopo, a marzo del 2003, i Toploader danno l'annuncio ufficiale del loro scioglimento.


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I Toploader nascono nel 1997 a Eastbourne, una tranquilla cittadina della costa inglese. Il nome del gruppo deriva da un particolare modo di rollare le sigarette. La formazione iniziale vede Joseph Washbourn alle tastiere e alla voce, Rob Green alla batteria, Dan Hipgrave alla chitarra e Matt Knight al basso: successivamente, la line up viene completata dal chitarrista Julian Deane e così cominciano a farsi notare suonando in giro in città.
"Finimmo per frequentare lo stesso pub e a suonare in un garage. E' tutto nato in un garage." dice il batterista Rob Green.
Dopo aver ascoltato un loro concerto Paul Weller, ex dei Jam, li vuole come gruppo di supporto per il suo tour del 1999.
Nel febbraio del 2000 esce il singolo "Achilles heel", arrivato al numero 8. Cominciano a crearsi un seguito fedele di pubblico e partecipano ad un concerto benefico per il Kosovo con Travis e Stereophonics, ai festival di Glastonbury e raggiungono la top 40 con il singolo seguente "Let The People Know".
Un altro grande estimatore della band, il produttore americano George Drakoulias, ha prodotto l'inno festaiolo "Dancing In The Moonlight". E' stato nei top 20 per un mese. Dopo questo successo viene pubblicato l'album d'esordio: "Onka's Big Moka" per la Sony, che arriva al quinto posto delle chart inglesi, diventando disco d'oro in due settimane. Lo strano titolo è stato pensato da Julian, dopo avere visto un film sulla Papua-Nuova Guinea in cui i capi tribù davano i loro possedimenti ai rivali per guadagnarsi rispetto e potere. Prodotto dal collaboratore dei Manic Street Preachers, David Eringa, l'album è un miscuglio di ballate possenti e energico rock venato di blues. Grande successo hanno anche avuto come supporter al tour europeo dei Bon Jovi. Sono stati tra l'altro l'ultima band inglese a suonare allo stadio di Wembley prima che venisse chiuso. Il nuovo singolo, uscito a marzo 2001, è "Just Hold On".
I Toploader hanno progetti e ambizioni: non rappresentano certo il sound nato in una cittadina, ma quello di un gruppo talentuoso che ha spiccato il volo. Nei primi mesi del 2002 la band inglese è volata in California per chiudersi in studio e preparare il nuovo album.
Il disco vede la luce alla fine dell'estate con il titolo "Magic Hotel", anticipato dal singolo "Time Of My Life". Tra i produttori compaiono George Drakoulias (Black Crowes) e Dave Eringa (Manic Street Preachers). L'album non ottiene il successo sperato e la casa discografica della band interrompe il rapporto lavorativo. Alcuni mesi dopo, a marzo del 2003, i Toploader danno l'annuncio ufficiale del loro scioglimento.


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